Facciata
Nella edilizia rurale parmense il materiale da costruzione è storicamente recuperato in loco: l’abbondanza di argille si collega ad una vasta produzione di laterizio, ma la pratica più diffusa è correlata con la disponibilità di ciotoli di fiume, evidentemente un tempo più conveniente. Ne consegue una architettura edificata in massima parte con murature miste in laterizio, per stabilizzare e rendere geometricamente controllabili gli angoli, i cantonali, gli stipiti e i ciotoli.

Prospetto est
La volontà di rapportarsi in modo chiaro e diretto con il contesto storico ambientale ha portato alla scelta di riproporre la facies della muratura tradizionale. Tuttavia non si persegue alcun intento mimetico; anzi si vuole proporre, al posto della “tipica” scatola muraria chiusa, un alternarsi di setti bidimensionali, definendo i volumi climatizzati interposti tra i setti con “limiti” trasparenti, interamente vetrati: questo, nella casa di Mariano, accade sia in facciata che in copertura. Il verde del parco e lo spettacolo del cielo entrano in casa.

Distribuzione
Se nella casa tradizionale il corridoio è buio e cieco, qui è una passerella che, ad un tempo, attraversa i volumi interni e si affaccia sul giardino. La luce scende dalla copertura vetrata fino al pavimento del piano terra anche al centro della casa.

Scala
I collegamenti interni non si relazionano alla struttura muraria, ma vivono di vita propria perseguendo obiettivi di leggerezza e trasparenza.

Portico
Con la crescita del glicine il “volume virtuale” del portico avrà pareti e copertura verdi, arricchite stagionalmente da colori e profumo.

Materiali
I pavimenti della casa sono in rovere naturale; in cucina è posata una pietra siciliana detta “Nerello”; nei bagni ci sono rivestimenti e pavimenti di marmo giallo Alexandria bocciardato.