Il recupero e la ristrutturazione di una cascina dei primi del Novecento sita sulle Colline del Lago Maggiore sono stati concepiti nel rispetto della struttura preesistente per mantenere il carattere e il sapore della cascina tipica dei piccoli paesi contadini.
La filosofia del progetto si basa sul principio del "Rinnovare Conservando" restituendo l'autenticità agli spazi.
L'edificio in questione mostrava la somma di molteplici interventi di generazioni di committenti, abitanti e progettisti divenendo un patrimonio documentario dalla singolare combinazione estetica.
Il fabbricato è un parallelepipedo disposto su quattro livelli, adibito a residenza, fienile e magazzino agricolo.
Il primo intervento è consistito nel recupero di tutti gli elementi architettonici originali ed espressivi: impianto planimetrico, scale interne, soffitti in cemento grezzo, murature in pietra, pareti in mattoni a nido d'ape, pilastri in mattoni, infissi in legno, parapetti.
L'integrazione degli elementi della casa è avvenuta con elementi poco invasivi quali: coibentazione del tetto, rinforzo dei solai, impiantistica con riscaldamento a pavimento e pannelli solari, serramenti in ferro-finestra.
L'unico intervento di demolizione con ristrutturazione è stato eseguito sul corpo sud con un parallelepipedo vetrato che accoglie al piano terra una vasca-spa-idromassaggio. La vasca è stata ricavata all'interno di una parete rocciosa e attrezzata con panche-seduta.
Il living al piano superiore è caratterizzato da una parete in mattoni a nido d'ape e al lato opposto è stata adattata la vecchia mangiatoia a base di appoggio per il piano del camino e porta televisione.
Il progetto ha trovato il suo completamento attraverso lo studio di atmosfere diversificate per ogni singolo ambiente, arrivando all'accostamento di elementi d'arredo contemporaneo con particolari antichi.

Foto di Adriano Pecchio

SPECIFICHE PROGETTO

Dati dimensionali: seminterrato mq 167, abitazione mq 72, piano terra e zona giorno mq 90, giardino: mq 500.